Ciao a tutti i lettori!! Offro oggi a chi mi segue un Progetto Educativo riguardante l'anoressia fatto da me stessa ad un esame di Programmazione degli Interventi Educativi cosi voi possiate capire qual'è il compito di noi educatori e sopratutto nell'ambito dell'anoressia come si può intervenire da un punto di vista educativo!
N.B Il caso preso in considerazione è vero ma nome,età e luogo sono diversi.
PREMESSA
La situazione analizzata per sviluppare il progetto è quella di
Vanessa, una ragazza di 16 anni, affetta da disturbo del
comportamento alimentare.
La paziente residente a Treviso è seguita dall'Equipe
multidisciplinare dell' ULSS 9 del Centro Provinciale di riferimento
per i DCA.
La ragazza soffre di crisi bulimiche e condotte di eliminazione
inoltre si dimostra irritabile, ha sintomi depressivi e
ossessivo-compulsivi (in particolare per l'ordine) che dimostra
soprattutto con i familiari e il fratellino.
Attualmente il trattamento prevede obiettivi rivolti alle complicanze
mediche e al recupero del peso corporeo ma necessita di una
componente di intervento in ambito educativo.
ANALISI E
BISOGNI DEL PAZIENTE
Analizzando le informazioni fornite dal caso è emerso che i bisogni
principali di cui necessita la paziente sono:
Creare un buon rapporto con il
cibo: in maniera tale che si possa arrivare, ad evitare crisi
bulimiche e condotte di eliminazione.
Motivazione al cambiamento:
necessaria affinché la paziente possa iniziare il suo percorso
educativo.
Migliorare il rapporto tra
Vanessa e la famiglia, coinvolgendo la famiglia nelle varie
attività cosicché Vanessa possa percepire nel tempo, che non è
sola, ma che c'è la sua famiglia accanto a lei pronta ad aiutarla.
Definire regole e ritmi che
guidino la vita quotidiana: in modo tale che la ragazza, possa
distogliere l'attenzione dal pensiero fisso legato al cibo..
OBIETTIVI
Obiettivi
generali
Motivare al cambiamento
Riabilitazione nutrizionale
Favorire una buona relazione tra Vanessa e la famiglia
Obiettivi
intermedi
Intraprendere un percorso terapeutico centrato sulla
motivazione al cambiamento (obiettivo generale 1)
Apprendere un'alimentazione meccanica (obiettivo
generale 2)
Intraprendere un percorso terapeutico attraverso gruppi
di verbalizzazione e discussione sulla relazione sentimenti-cibo
(obiettivo generale 2)
Terapia con la famiglia (obiettivo generale 3)
Obiettivi
specifici
Incrementare l'autocontrollo, l'autostima, il concetto
di sé. Diminuire il perfezionismo (obiettivo intermedio 1)
Aumentare la qualità dei pasti (obiettivo intermedio
2)
Aumentare il peso corporeo (obiettivo intermedio 2)
Diminuire le condotte di eliminazione (obiettivo
intermedio 2)
Diminuire le crisi bulimiche (obiettivo intermedio 2)
Ridurre l'ansia nei confronti del cibo (obiettivo
intermedio 3)
Ridurre i sensi di colpa dopo aver mangiato (obiettivo
intermedio 3)
Ridurre pensieri problematici nei confronti del cibo
(obiettivo intermedio 3)
Diminuire il body check-ing (obiettivo intermedio 3)
Diminuire la tensione familiare (obiettivo intermedio
4)
Incrementare uscite, gite con la famiglia (obiettivo
intermedio 4)
ATTIVITA'
Fare
la spesa con l'educatore e la madre: questa
attività attraverso l'aiuto dell'educatore, servirà ad affiancare
Vanessa nella scelta dei cibi, da acquistare al supermercato.
Questo, permetterà anche alla madre, d'imparare ad acquistare gli
alimenti per la figlia, scoprendo come i gusti personali della
figlia possano essere sostituiti con alimenti sani ed equilibrati.
Cucinare
i cibi e le pietanze: con
questa attività si vuole aiutare Vanessa a variare la sua dieta,
stimolandola ad acquisire abitudini sane nella cottura degli
alimenti. Inoltre sarebbe utile organizzare delle cene con parenti e
amici, dove sarà Vanessa a cucinare per loro, in maniera tale da
incrementare l'autostima della ragazza e a migliorare i suoi
sentimenti legati al rapporto con il cibo.
Tenere
quotidianamente un diario: in
questo diario la ragazza
dovrà
elencare se ci sono state abbuffate e/o condotte di eliminazione,
annotando i sentimenti positivi e negativi. Dovrà anche riportare
se ha avuto disturbi ossessivo-compulsivi, scrivendo sempre cos'ha
provato in quel momento. Se non ce ne sono stati durante l'arco
della giornata dovrà comunque annotare lo stesso i suoi pensieri.
Frequentare
il gruppo di verbalizzazione e discussione della relazione
sentimenti-cibo: questa
attività servirà ad aiutare la paziente ad esprimere i propri
sentimenti legati al cibo, nel momento in cui mangia, in cui si
presentano le abbuffate e le condotte di eliminazione, e ad aiutarla
a capire il perché lo fa. Inoltre potrà confrontarsi e sentire le
storie di altre ragazze che insieme a lei soffrono di bulimia. Si
lavorerà molto sui loro aspetti psicologici (bassa
autostima,perfezionismo..)
Giochi
di società, passeggiate, o il completamento di un puzzle con il
fratellino:
l'attività è da effettuare subito dopo i pasti e servirà a
decentrare l'attenzione di Vanessa dalle condotte di eliminazione.
Servirà inoltre a migliorare il rapporto con il fratellino.
Frequentare
un corso di teatro o di musicoterapia,
cosicché la paziente possa svolgere un'attività dove riesce ad
esprimere se stessa attraverso una forma d'arte.
Uscite,
visite o escursioni all'aria aperta con la famiglia: queste
uscite serviranno a far percepire a Vanessa l'affetto e la vicinanza
della sua famiglia e lo scopo sarà quello di migliorare il loro
rapporto.
TEMPI
E LUOGHI
Come durata complessiva del progetto si è scelta una
durata di 12 mesi.
L'attività del fare la spesa con l'aiuto
dell'educatore richiederà un'ora e mezza due volte alla settimana
per i primi sei mesi, mentre i due mesi successivi l'educatore sarà
presente una sola volta alla settimana. In tutto l'educatore sarà
presente in questa attività per la durata di otto mesi, mentre nei
mesi successivi la madre e Vanessa dovranno andare almeno una volta
alla settimana al supermercato assieme, finché Vanessa non guarirà
del tutto dalla malattia.
Al ritorno dell'attività del fare la spesa, ne seguirà
subito un'altra, ovvero quella di cucinare i cibi e le pietanze a
casa di Vanessa. Nei primi nove mesi dove sarà presente
l'educatore, l'attività durerà per un'ora e mezza due volte alla
settimana, fino a ridursi ad una volta alla settimana il mese
seguente. Terminati questi dieci mesi, se possibile, si potrà
organizzare una cena con gli amici e i familiari di Vanessa a casa
sua, una volta o due volte al mese magari di sabato o domenica,
nella quale sarà Vanessa a cucinare per loro. Alle prime due cene
l'educatore potrà parteciparvi ma assumerà solamente il ruolo di
osservatore, in maniera tale che il merito sarà tutto di Vanessa,
la sua autostima crescerà e cosi anche il suo rapporto con il cibo,
e allo stesso tempo, inizialmente con la presenza dell'educatore,
potrà sentirsi al sicuro.
Il diario dovrà essere utilizzato ogni giorno prima e
dopo i pasti, nel momento in cui si presentano le abbuffate, le
condotte di eliminazione, e il disturbo ossessivo-compulsivo, per la
durata di un anno.
Il gruppo di verbalizzazione e discussione all'interno
dell' ULSS 9 dovrà essere frequentato una volta alla settimana, per
due ore, e la durata sarà di dodici mesi.
I giochi di società, passeggiate, o il completamento
di puzzle insieme al fratellino sono da effettuare dopo i pasti per
i primi otto mesi fino a ridursi ad una sola volta dopo la cena gli
ultimi quattro mesi.
Il corso di teatro o di musicoterapia (questo dipenderà
dalla scelta di Vanessa) si svolgerà sempre all'interno dell'ULSS 9
durerà dodici mesi, le lezioni si svolgeranno due volte alla
settimana e ogni volta la durata sarà di due ore e mezza.
Le uscite con la famiglia possono essere svolte in
città o fuori città possono essere gite allo zoo, parco
divertimenti, visitare città vicine (musei), gite al mare o
montagna, andare a concerti o sagre. Esse sono da effettuare una
volta alla settimana il sabato o la domenica.
RISORSE
UMANE
Le risorse umane in questo progetto sono:
Un educatore
Uno psicologo
La famiglia
RISORSE MATERIALI E STRUMENTI
ATTIVITA'
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MATERIALI
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STRUMENTI
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1
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Sacchetti per
la spesa, un quaderno per la lista della spesa, penna
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Mezzi pubblici
se non vi sono supermercati nelle vicinanze o macchina
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2
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Cibi comprati
al supermercato, pentole, piatti, forchette, tovaglioli, bicchieri
|
Forno, freezer,
frigorifero, fornello
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3
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Quaderno da
utilizzare come diario e materiale da cancelleria
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- - -
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4
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sedie
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Mezzi pubblici
per andare all'attività
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5
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Puzzle, giochi
di società
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- - -
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6
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Radio, cd
musicali, strumenti musicali, forbici, vestiti, materiale tessile,
ago, filo, libri, quaderni, penne
|
Mezzi pubblici
per andare all'attività
|
7
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- - -
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Macchina o
mezzi pubblici
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TECNICHE
E STRATEGIE
Come tecniche e strategie sono state utilizzate una
serie di attività per incrementare l'autostima di Vanessa e ridurre
il perfezionismo: tra queste il gruppo di verbalizzazione, l'aiuterà
a confrontarsi con le altre ragazze e lo scopo sarà quello di
riuscire a far emergere tutte le sue problematiche interne.
Il diario di bordo sarà uno strumento di sfogo dei suoi
aspetti psicologici dove annotterà le sue paure più segrete e
sensazioni dopo aver avuto crisi bulimiche, condotte di eliminazione
e disturbi ossessivo-compulsivi; inoltre se il progetto nel tempo
risulterà efficace, il diario potrà incrementare l'autostima e la
fiducia in se stessa ,quando nel tempo noterà ,che ciò che
scriverà, saranno pensieri sempre più positivi, legati ai nuovi
interessi che svilupperà, e soprattutto la progressiva diminuzione
di abbuffate e condotte di eliminazione. Nel caso si presentino
disturbi ossessivo-compulsivi, Vanessa, appena avverte il disturbo,
dovrà scrivere nel diario ciò che sente, l'ora precisa, e se
accanto a lei ci sono delle persone; questo sarà un lavoro curativo
in quanto servirà a spostare la sua attenzione e di conseguenza si
concentrerà sullo scrivere e non sul disturbo in sé.
L' attività del cucinare i pasti, le servirà per
imparare ad apprezzare il cibo e soprattutto ad organizzare una
giusta e corretta alimentazione per se stessa.
Le attività legate al teatro, ai giochi di società e
alle uscite familiari le serviranno per distogliere l'attenzione
dall'ossessione legata al cibo e contemporaneamente per sviluppare
nella ragazza altre forme d'interesse.
APPROCCIO
L'approccio che si è pensato di utilizzare è di tipo
sinottico-razionale in quanto possediamo molte e adeguate conoscenze
riguardo la bulimia. Ci basiamo inoltre su attività sufficientemente
standardizzate nel quale possiamo prevederne gli esiti.
Ampio spazio viene dato al coinvolgimento del paziente
nelle attività, cosi oltre che ad essere di scopo terapeutico, possa
esercitare una forma di autoeducazione e creare nuovi interessi per
la vita di tutti i giorni.
MONITORAGGIO
E VALUTAZIONE
Per monitorare il progetto si è scelto di:
Fare una riunione di equipe al
mese , per valutare inizialmente come procede il progetto e di
conseguenza valutare se progressivamente ci sono esiti positivi.
Organizzare ogni due mesi, un
incontro con la famiglia insieme all'equipe per sentire se i suoi
genitori notano dei miglioramenti in Vanessa e per discutere della
situazione in generale.
La valutazione di questo progetto verrà
realizzata dall'equipe dell' ULSS 9.
L'equipe valuterà il primo mese la
frequenza di Vanessa nelle attività, in modo tale da vedere se
durante la settimana le svolge tranquillamente e serenamente, e
soprattutto per vedere se le occupano il giusto tempo.
I quattro mesi successivi valuterà
l'andamento del progetto in generale, cosicché se una o più
attività non dovessero essere efficaci, verranno sostituite con
delle nuove.
Ci sarà una valutazione a nove mesi,
per verificare un cambiamento nella ragazza riguardo le condotte di
eliminazione e crisi bulimiche (arrivati al nono mese dovrebbero
essere ridotte del 70 % dalla fase iniziale del progetto).
Un'ultima valutazione avverrà alla
fine del progetto, dopo 12 mesi, per valutare se il progetto è stato
sufficientemente efficace.