lunedì 10 dicembre 2012

LA PSICOEDUCAZIONE FAMILIARE

Nella cura dei pazienti che soffrono di anoressia di fondamentale importanza è una psicoeducazione nell'ambito del contesto in cui vivono ovvero relativo al nucleo familiare.
E' rilevante essere a conoscenza di com'era la paziente prima dello sviluppo del disturbo, com'era la famiglia prima dell'esordio, il rapporto con i fratelli, con i parenti e con gli amici e genitori.
I genitori quindi oltre a dare informazioni preziose, rappresentano un aiuto non solo nei confronti del figlio, ma posso anche loro attraverso la terapia educativa ritrovare un sollievo riuscendo cosi ad affrontare anche le loro difficoltà nel gestire una situazione di cosi grave entità.
L'isolamento e chiusura della famiglia non consentono al paziente che soffre di questa patologia di trovare un giusto conforto inoltre aumenta i livelli d'ansia, confusione e depressione. La separazione della famiglia, un alto livello di critica, ostilità, coinvolgimento affettivo ed una scorretta informazione aumenterebbero il rischio di una ricaduta. Il miglioramento del clima familiare invece orientato su una psicoeducazione dove i genitori e gli altri membri rivestono il ruolo di facilitatori della cura più che controllori del disturbo portano quindi verso un'intervento efficace.
 I punti più salienti saranno quindi: una buona collaborazione, adeguate informazioni relative alla gestione dei pasti, e a come comunicare efficacemente con il figlio.

martedì 14 agosto 2012

ISABELLE CARO E LA SUA LOTTA CONTRO L'ANORESSIA

Molte sono le persone che ogni anno muoiono di anoressia.
Una di queste è Isabelle Caro modella e attrice francese, che prima della sua morte lavorò con il fotografo Oliviero Toscani posando nuda per una controversa campagna pubblicitaria.






 Isabelle soffriva da quando aveva 13 anni di anoressia nervosa, sembra che il fattore che abbia scatenato la malattia sia stato il rapporto che aveva con la madre, tra le sue testimonianze ricordiamo queste parole:



« Ho avuto un'infanzia molto complicata, molto difficile, molto dolorosa. La più grande fobia di mia madre era che sarei cresciuta. Trascorreva il suo tempo a prendermi le misure. Mi faceva indossare vestiti di una bambina di 4 anni perché rifiutava che io crescessi. Lei non mi permetteva di uscire perché aveva sentito che l'aria fresca faceva crescere i bambini e per questo mi teneva chiusa in casa. È stato molto traumatico. » 






Arrivò a pesare nel 2006, 25 kg cadendo in coma; consapevole della sua malattia lottò fino alla fine mostrandosi al mondo intero per ciò che era e per come l'aveva ridotta quella malattia portandola purtroppo il 17 novembre 2010 alla morte. Mori cosi una ragazza a 28 anni (1.64 di altezza per 31 kg) ma questa è solo la triste storia di una delle tante ragazze che terminano cosi giovani la loro vita e che si accorgono ormai troppo tardi che l'anoressia equivale a morte e non a perfezione!





Nel 2009 uscì il suo libro autobiografico intitolato "La ragazza che non voleva crescere".




mercoledì 18 luglio 2012

IL PESSIMO ESEMPIO DELLE STAR

Nel periodo adolescenziale ogni ragazza/o ha una celebrità da cui trae ispirazione: un cantante, un attore o un personaggio televisivo. Si cerca cosi d'imitarlo, vestendosi come lui e copiando lo stesso look e atteggiamento. L'allarme sta in questi ultimi anni dove l'anoressia si è scatenata man mano sempre di più anche tra il mondo dei vip. Ecco quindi che tra le riviste di gossip vediamo celebreties sempre più magre, leggiamo articoli o sentiamo in tv che in molti casi vengono ricoverate in ospedale per la loro estrema magrezza, sembra quasi che vi sia una gara su chi mostrerà di più le ossa.
Il problema negli adolescenti è, che invece di essere delusi da questo atteggiamento delle loro icone, iniziano a prenderle d'esempio ed automaticamente non riescono più a distinguere cos'è bene da cos'è male.



Molte sono le star uscite dall'anoressia come per esempio Nicole Richie, Lindsay Lohan.













Molte altre sono invece ossessionate dalla loro magrezza, affermando di non aver mai sofferto di anoressia,come Angelina Jolie e Victoria Beckam.

martedì 3 luglio 2012

L'ANORESSIA NEL MONDO DELLA MODA

Nel mondo della moda notiamo sempre più spesso che ad indossare vestiti non ci sono donne da cui noi possiamo prendere esempio ma veri e propri manichini umani. Molti stilisti hanno infatti la concezione che ciò che deve risaltare in passerella dev'essere appunto il vestito, e non la donna in generale. La bellezza di un vestito sta anche in chi lo indossa, ci sono infatti vestiti e vestiti, adatti per ogni forma e tipologia; inoltre molto probabilmente una ragazza sarebbe più incentivata a comprare un vestito adatto al suo fisico con un modello di donna simile a lei che ad un "grissino".  C'è stato un periodo in cui la moda ha cercato di dire no all'anoressia, mostrando anche in passerella donne dalle taglie forti, ma a mio parere vi è sempre un passare da un estremo all'altro e mai la normalità. Durante una sfilata dovrebbero esserci tre tipi di modelle: le magre (normopeso), le ragazze con le curve e per finire quelle più in carne. La moda però non ce l'ha fatta a dire no, infatti nulla è cambiato, ci sono sempre più giovani ragazze ossute che vengono pagate per la loro magrezza e sopratutto fa' parte del loro contratto di lavoro non potere ingrassare. Giovanissime che aspirano cosi a diventare modelle, iniziano a privarsi del cibo causando già nella prima adolescenza gravi conseguenze al loro fisico ed entrano in un terribile e triste tunnel che toglierà piano piano in loro la felicità.


venerdì 22 giugno 2012

COS' E' L'ANORESSIA?

Prima di trattare i vari temi che possono riguardare l'anoressia credo sia utile capire cos'è da un punto di vista medico.

CARATTERISTICHE CLINICHE

La modalità di esordio più frequente è durante l' adolescenza, spesso s'inizia con una dieta che poi finisce per imporsi in modo assoluto ed automatico e diventano man mano dipendenti dalla bilancia e dal calcolo delle calorie ingerite fino ad arrivare al digiuno . La fame latente, per quanto negata può manifestarsi sotto forma di crisi bulimiche o nella continua e ossessiva presenza del cibo in ogni attività quotidiana: ci sono infatti pazienti che collezionano ricette, altre che cucinano preparazioni molto elaborate, pretendendo che amici e familiari ne mangino in quantità. Un altro comportamento legato all'anoressia è dato dall'iperattività fisica. 

CRITERI DIAGNOSTICI 
(DSM IV; American Psychiatric Association, 1994)
  • Rifiuto di mantenere un peso corporeo al di sopra del peso minimo normale per l’età e la statura (per esempio perdita di peso che porta a mantenere il peso corporeo al di sotto dell’85% rispetto a quanto previsto; oppure incapacità di raggiungere il peso previsto durante il periodo di crescita in altezza, con la conseguenza che il peso corporeo resta al di sotto dell’85% di quello previsto)
  • Intensa paura di acquistare peso o di diventare grassi, anche quando si è sottopeso
  • Disturbo del modo in cui il soggetto ha esperienza del proprio peso e della forma del proprio corpo, o eccessiva influenza del peso e della forma del corpo sulla valutazione di se stesso (autostima), o negazione della gravità del sottopeso.
  • Nelle donne dopo il menarca, amenorrea, cioè assenza di almeno tre cicli mestruali consecutivi
SOTTOTIPI
  • Con restrizioni (restricting type): nell’episodio attuale di Anoressia Nervosa il soggetto non ha presentato regolarmente episodi di abbuffate o condotte di eliminazione (per es. vomito autoindotto, uso inappropriato di lassativi, diuretici o clisteri)
  • Con abbuffate/Condotte di eliminazione (binge eating/purging type): nell’episodio attuale di Anoressia Nervosa il soggetto ha presentato regolarmente episodi di abbuffate o condotte di eliminazione (per es. vomito autoindotto, uso inappropriato di lassativi, diuretici o clisteri)

mercoledì 6 giugno 2012

LO SPECCHIO NEMICO

Ciao a tutti sono Cristina, Studentessa all'Università di Rovigo e studio per diventare Educatrice nei Servizi Sanitari. Vi chiederete cosa sta a significare il titolo "Lo specchio nemico"!!! Ve lo svelo subito! In questo blog tratterò vari temi riguardanti l'anoressia. La scelta di questo titolo è nata dopo aver visto il video sottostante. Credo che in questo filmato si possa notare come l'anoressia sia prima di tutto un problema   mentale oltre che fisico.


La prima volta che ho visto questa campagna pubblicitaria contro l'anoressia, la mia domanda è stata: come può una ragazza anoressica vedersi in carne, quando invece é ridotta ad essere pelle ed ossa? Purtroppo questa visione distorta dell'immagine corporea è uno dei tratti più difficili da curare in una persona che soffre di questo disturbo, infatti il vedersi continuamente grassi porta a ridurre sempre di più l'apporto calorico giornaliero fino ad arrivare alla morte per malnutrizione. Ed anche vicino alla morte la loro magrezza non sarà mai abbastanza!!