Attraverso una sperimentazione effettuata in Canada si può finalmente guarire dall'anoressia attraverso l'inserimento di un pacemaker nel cervello. Il pacemaker è stato inizialmente sperimentato per combattere altre malattie come ad esempio il Parkinson, l'Alzheimer e la depressione.
In questo caso però rappresenta una vera e propria rivoluzione, ma come ben sappiamo l'anoressia oltre che ad essere una patologia che riscontra problemi a livello biologico, è causata anche da fattori legati al contesto storico culturale e dipende da aspetti psicologici esistenziali, comportamentali ed educativi.
La procedura d'inserimento del pacemaker nel cervello denominata: (DBS)stimolazione cerebrale profonda, richiede quindi un intervento chirurgico, ma secondo quanto affermano i ricercatori è reversibile e non invasiva.
Utilizzando
la risonanza magnetica, un team di ricercatori canadesi del Centro di Neuroscienze del Krembil e l' Università Health Network in Canada, hanno rilevato un fascio di spessore delle fibre nervose che divide i lati
destro e sinistro del cervello. Gli elettrodi sono stati poi inseriti nel corpo calloso e collegati ad un generatore di impulsi posto sotto la pelle delle donne.
Dieci giorni dopo che il dispositivo è stato impiantato, i ricercatori
hanno registrato le variazioni legate all' umore del paziente il livello d' ansia, le abitudini alimentari ed i comportamenti compulsivi.