lunedì 10 dicembre 2012

LA PSICOEDUCAZIONE FAMILIARE

Nella cura dei pazienti che soffrono di anoressia di fondamentale importanza è una psicoeducazione nell'ambito del contesto in cui vivono ovvero relativo al nucleo familiare.
E' rilevante essere a conoscenza di com'era la paziente prima dello sviluppo del disturbo, com'era la famiglia prima dell'esordio, il rapporto con i fratelli, con i parenti e con gli amici e genitori.
I genitori quindi oltre a dare informazioni preziose, rappresentano un aiuto non solo nei confronti del figlio, ma posso anche loro attraverso la terapia educativa ritrovare un sollievo riuscendo cosi ad affrontare anche le loro difficoltà nel gestire una situazione di cosi grave entità.
L'isolamento e chiusura della famiglia non consentono al paziente che soffre di questa patologia di trovare un giusto conforto inoltre aumenta i livelli d'ansia, confusione e depressione. La separazione della famiglia, un alto livello di critica, ostilità, coinvolgimento affettivo ed una scorretta informazione aumenterebbero il rischio di una ricaduta. Il miglioramento del clima familiare invece orientato su una psicoeducazione dove i genitori e gli altri membri rivestono il ruolo di facilitatori della cura più che controllori del disturbo portano quindi verso un'intervento efficace.
 I punti più salienti saranno quindi: una buona collaborazione, adeguate informazioni relative alla gestione dei pasti, e a come comunicare efficacemente con il figlio.